La colomba di Pasqua è uno dei dolci simbolo della gastronomia italiana. Non tutti sanno però quali sono le origini e la storia, scopriamone di più!

Con colomba di Pasqua si intende il dolce lievitato e inventato a Milano negli anni trenta del ‘900 dalla Motta, ditta milanese già nota per un altro prodotto lievitato, il panettone di Natale. E’ inutile negare che tra i dolci pasquali, la colomba è senza ombra di dubbio quella più conosciuta e quella che è il vero e proprio simbolo di questa festa oltre alle ben note uova di cioccolata. Se in altre regioni spopolano altri dolci come la focaccia pasquale in Veneto, è alla colomba, infatti, che è attribuito un significato di pace e amore. Tutti conosciamo la colomba di oggi o comunque quella proposta inizialmente dall’azienda Motta, con il suo morbido impasto e la sua dolce glassa di mandorle. Ecco qualche altra informazione!

Colomba di Pasqua: la ricetta originale

Per come la conosciamo oggi l’invenzione della colomba è attribuita a un’idea del pubblicitario Dino Villani che lanciò alla Motta l’idea di produrre un dolce tipico per la Pasqua semplicemente sfruttando i macchinari presenti in azienda e usati durante il periodo natalizio per produrre i panettoni. L’innovazione vera e propria è dunque data dalla forma di colomba e dalla superficie di golosa glassa. La ricetta venne poi ripresa da Angelo Vergani che nel 1944 fondò un’azienda che porta il suono nome e che tutt’ora produce proprio colombe. Da allora non c’è Pasqua senza colomba!

L’impasto originale è quello a base di: farina, uova, zucchero, burro, scorzette di arancia candita e copertura alle mandorle. Nel 2005 sono stati riconosciuti espressamente gli ingredienti che non devo mancare per far sì che il dolce preparato sia riconosciuto come colomba e tra questi troviamo il burro che non può essere sostituito da altri tipi di grassi, per la superficie si deve preparare una glassa e se il prodotto finale non soddisfa le direttive finali non può essere commercializzato con il nome di “colomba” ma può essere definito solo come un semplice “dolce pasquale”.

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Alcune leggende

Tradizionalmente la colomba è un dolce della pasticceria della Lombardia ed è proprio in questa regione in cui sono ambientate molte delle leggende che riguardano questo soffice lievitato. La prima tra le più note è quella ambientata nel lontano 612 in quel di Pavia che in quel periodo era capitale del regno dei Longobardi. La regina Teolinda ospitò durante la Quaresima un gruppo di pellegrini irlandesi con San Colombano e la sovrana offrì ai suoi ospiti un lauto pranzo a base di selvaggina. Visto il particolare periodo il Santo rifiutò. La regina e il marito interpretarono il rifiuto in senso negativo e fu così che il Santo, benedicendo la selvaggina la trasformò in morbide e soffici colombe di impasto lievitato. La regina Teolinda fu davvero colpita dall’evento che non poté non comprendere la santità di Colombano e in segno di devozione decise di donare il territorio di Bobbio dove poi venne eretta l’Abbazia di San Colombano. Per tale motivo la colomba bianca è anche il simbolo iconografico di San Colombano che in molte immagini è rappresentato con una colomba sulla spalla.

Un’altra leggenda è quella, sempre ambientata a Pavia, ma nel 572 durante il regno di Re Alboino. Quel periodo fu caratterizzato da un lungo assedio e i longobardi fino per assediare Pavia dopo una lunga resistenza da parte dell’Italia bizantina. Come segno di pace e per tentare di evitare la furia dei longobardi, gli abitanti di Pavia li accolsero regalando loro dei deliziosi dolci dalla forma di colomba. Questo segno di pace e riconciliazione evitò il saccheggio garantendo invece alla città lombarda di divenire la capitale del nuovo regno.

 

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