Il carbonara day è un giorno interamente dedicato alla pasta alla carbonara, piatto simbolo della cucina romana ricco di storia e…di sapore.

La pasta alla carbonara è il piatto che unisce tutti tant’è che ogni 6 aprile con il #carbonaraday si vuole proprio celebrare la sua fama, ma ne esistono così tante varianti che a volte portano anche a qualche discussione. Questa giornata non è altro che un evento, una sorta di “spaghettata virtuale” in cui gli utenti dei social network celebrano la ricetta. Basta pensare che da quando è stato istituita, ben 5 anni fa, i contenuti pubblicati sui social sul tema hanno superato di gran lunga il milione. Il 6 aprile è dunque l’occasione per condividere ricette, opinioni, varianti e tutto quel che c’è sapere su questa ricetta della tradizione.

Carbonara day: ingredienti originali e storia del piatto

La pasta alla carbonara è uno dei piatti simbolo della cucina romana, si prepara con ingredienti semplici ma saporiti. Secondo i puristi della tradizione sono 5 gli ingredienti protagonisti del piatto: pasta, guanciale, uovo, pecorino romano e pepe. Le origini di questa ricetta sono però incerte e vi sono diverse ipotesi sulla sua comparsa sulle tavole romane. L’ipotesi più accreditata è quella per cui la carbonara è nata attorno agli anni Quaranta grazie all’incontro tra un cuoco italiano e un giovane soldato romano. I soldati americani, infatti, erano muniti della cosiddetta “Razione k” a base di uova disidratate e bacon essiccato. I due giovani decisero di provare ad aggiungere la pasta condita con il formaggio a questo mix pronto all’uso, in modo da proporre un piatto decisamente più sostanzioso.

A questa ipotesi se ne aggiunge un’altra anche questa mai smentita e che ha come protagonista il giovane cuoco Renato Gualandi, ingaggiato il 22 settembre 1944 per preparare il pranzo per l’incontro tra l’Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana dopo la liberazione di Riccione. Sarebbe stata questa l’occasione per sperimentare un piatto di pasta condito con bacon, polvere di rosso d’uovo, formaggio e crema di latte. Gualandi divenne poi il cuoco delle truppe alleate a Roma fino al 1945 ed è facile pensare che sia stata questa l’occasione per portare nella capitale l’idea di questo piatto.

Pasta alla carbonara: il formato di pasta più adatto

Pasta lunga o corta? Ogni ricetta richiede un determinato formato di pasta, dalla pasta alla Norma, alla carrettiera, alla gricia, anche il formato di pasta non deve essere trascurato. Per preparare un piatto di carbonara a regola d’arte va ricordato che le alternative principali sono due: spaghetti, per chi predilige la pasta lunga, o rigatoni, per chi predilige la corta. Sono questi, infatti, i due formati di pasta più accreditati anche se è possibile variare la ricetta canonica utilizzando anche linguine, vermicelli, mezze maniche, penne o fusilli.

Le varianti della pasta alla carbonara

Parlare di varianti della pasta alla carbonara significa davvero percorrere un campo minato. Modificare più o meno significativamente una ricetta fa sempre storcere il naso ai puristi della tradizione e mai come in questo caso ci sono tante ricette alternative a quella originale dato che la carbonara risulta essere la ricetta più modificata in assoluto. Tra le varianti più famose c’è la carbonara con zucchine, un’alternativa più leggera ma altrettanto gustosa dato che le zucchine ben si abbinano agli altri ingredienti della ricetta. Stesso discorso vale per gli asparagi e per i carciofi.

Un’alternativa decisamente particolare è la carbonara di mare o di pesce e cioè quella a base di salmone o tonno a cubetti da cuocere in padella e da aggiungere poi direttamente alla pasta con l’uovo. Varianti ancora più insolite ma non meno famose sono quelle in cui il guanciale è sostituito dal prosciutto cotto o dalla pancetta, quella che prevede l’aggiunta di due cucchiai di panna all’uovo per renderlo più cremoso o quella che prevede l’aggiunta della polpa di avocado!

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