Le protesi mammarie utilizzate per l’intervento di mastoplastica additiva sono un dispositivo medico utilizzato in chirurgia per ottenere un riempimento dei seni e migliorarne il tono, la proiezione e il volume. La scelta dell’impianto mammario è stabilita nel corso della prima visita in accordo con il paziente e nel rispetto delle sue aspettative e desideri.

Compito del professionista è fornire, in tale momento, il suo parere tecnico definendo le possibilità di poter ottenere realmente quanto desiderato. Il chirurgo ha infatti l’incarico di valutare accuratamente se le aspettative della paziente possano essere soddisfatte e, nel caso, indirizzarla verso la soluzione più indicata al suo caso. Stabilire in accordo con la paziente quale impianto sarà utilizzato per la procedura è il risultato infatti di una scelta ponderata che tiene conto di molteplici aspetti.

Occorre infatti considerare la taglia, la morfologia dei seni, le dimensioni del torace, l’altezza, il peso e l’età della paziente. In tale situazione è opportuno che quest’ultima comprenda l’importanza della scelta del giusto impianto mammario e la necessità di non eccedere nella misura delle protesi per evitare risultati poco naturali.

L’importanza del marchio

Un elemento essenziale che determina la buona riuscita di un intervento di mastoplastica additiva e garantisce un risultato a lungo termine è la qualità dell’impianto mammario utilizzato.

Sicurezza e resistenza delle protesi sono requisiti che definiscono l’affidabilità di un marchio produttore di impianti mammari. Fondamentale è pertanto che il chirurgo faccia uso solo di protesi delle migliori aziende produttrici per garantire alla paziente impianti affidabili, sicuri e conformi alle leggi.

Le marche di protesi per il seno sono infatti numerose ma solo alcune offrono alti standard di qualità e affidabilità. Migliore è l’impianto, minori sono i rischi di infezioni, rottura e rigetto delle protesi.

Le caratteristiche delle protesi mammarie

Il più valido e accredito dispositivo in grado di garantire un aumento omogeneo e sicuro del volume dei seni è da sempre l’impianto mammario. Le protesi utilizzate per l’intervento di mastoplastica additiva sono costituite da involucri in silicone particolarmente morbidi e il loro contenuto può essere in forma gel o liquida.

Preferibili sono gli impianti realizzati in gel di silicone che offrono risultati più naturali soprattutto al tatto. Oltre alla tipologia di contenuto, le protesi mammarie di differenziano per altri fattori tra cui la forma.

Si distinguono, di fatto, impianti anatomici da impianti più tradizionalmente tondi. Nel primo caso si tratta di protesi dalla forma definita comunemente “a goccia” con il polo inferiore più pieno e caratterizzato da una maggiore proiezione rispetto al superiore.

Le protesi a forma tondeggiante si presentano invece uniformemente convesse senza variabilità di proiezione tra poli. Inoltre anche il grado di riempimento degli impianti mammari può variare e offrire, dipendentemente, una maggiore morbidezza dei seni, data dallo spostamento più facile del gel, (in caso di protesi più “vuote”) o una pienezza con bordi regolari (in caso di protesi molto piene).

Sono poi disponibili impianti mammari di variabile misura e fino anche a 700 cc. La scelta della protesi, dalla forma, al contenuto, alla misura si stabilisce dopo una attenta anamnesi della paziente e una accurata valutazione del suo seno, nel rispetto delle sue aspettative e desideri.

Protesi in gel di silicone

Le protesi mammarie realizzate con contenuto in gel di silicone si presentano particolarmente morbide al tatto e per questo in grado di simulare perfettamente un seno e di offrire quindi un risultato naturale.

La presenza di gel dall’alto potere coesivo consente di eliminare il rischio di una possibile fuoriuscita dal suo involucro in caso di rottura dell’impianto. Inoltre l’utilizzo di protesi in gel di silicone coesivo permette di ridurre la generazione di increspature anche definita effetto “ wrinkling” che determina la comparsa di pieghe visibili sui seni a causa della presenza di un impianto mammario.

Protesi tonde o protesi anatomiche?

Le protesi mammarie si differenziano per forma in tonde e anatomiche. Non possibile stabilire a priori se la forma di una protesi sia più indicata o migliore rispetto all’altra. Ogni caso è diverso e pertanto viene personalizzato in base alle relative condizioni estetiche della paziente.

Le protesi anatomiche e le protesi tonde si presentano infatti rispettivamente indicate in situazioni specifiche. La prima tipologia di impianto è preferibile nei casi di seno poco pieno nel suo polo inferiore. Le protesi tonde invece sono indicate per le pazienti che cercano un aumento omogeneo del seno, una rotondità dall’alto verso in basso, nonché trasversale.

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