La mancanza di liquidità è una vera e propria piaga nel mondo delle partite Iva.
Sempre più professionisti e imprese si ritrovano sull’orlo del fallimento a causa dei problemi finanziari, generati spesso dalla poca liquidità.
Anche a livello psicologico i danni derivati dai conti che non quadrano non sono pochi: ansia, stress, insoddisfazione, fino ad arrivare, molte volte, a voler lasciar perdere tutto, in preda alla disperazione.
Ma quali sono le cause di questa scarsezza di liquidità?
Il più delle volte, l’imprenditore o il professionista tende ad individuare solo cause esterne.
Solitamente le cause esterne più comuni sono le imposte troppo alte, le banche che non sono disposte a dare finanziamenti, i clienti importanti che non pagano.
Senza dubbio, sono tutti fattori che incidono negativamente sulla situazione finanziaria di qualsiasi attività professionale o imprenditoriale, ma sono rari i casi in cui sono i fenomeni esterni ad essere la causa del tracollo finanziario di un’impresa.
In realtà, anche se al professionista costa fatica ammetterlo, è la liquidità a gestire economicamente e mentalmente il professionista o l’imprenditore medio, a causa delle gravi lacune nella conoscenza e nelle strategie per la gestione e il controllo della liquidità.
La causa scatenante della mancanza di liquidità e di altri problemi economici è la “confusione finanziaria” nella quale vivono i freelance e gli imprenditori.
Troppo spesso vivono alla giornata, di conseguenza non riescono a calcolare le tasse future da pagare e quindi a mettere da parte la giusta somma per affrontare le spese previste.
Non hanno idea di quale sia il reale guadagno della loro attività, così si ritrovano a fare scelte e investimenti che non sanno se possono davvero permettersi, ed è così che si resta senza liquidità.
Purtroppo, se ne diventa consapevoli solo quando è ormai tardi e si fatica a rispettare anche piccole scadenze fiscali.
Come eliminare il problema della mancanza di liquidità
Ma ovviamente non è mai tutto perduto, è possibile porre rimedio e riuscire ad ottenere un aumento di liquidità attraverso semplici step da seguire.
La prima cosa da fare è cambiare la mentalità e l’approccio verso i soldi.
Diverse persone tendono a non guardare i numeri come risultato oggettivo della loro attività, hanno una sorta di rifiuto scaturito dal timore di diventare ricchi, di fare tanti soldi e pensare di non saperli gestire in modo etico, oppure arrivare a pensare di non meritarseli proprio.
Altri professionisti invece usano la classica scusa “la matematica non fa per me”, quando invece si tratta solo di fare operazioni semplici.
La verità è che fare i conti spaventa l’imprenditore perché si diventa consapevoli della propria incompetenza nell’affrontare problematiche di natura economica e delle scelte sbagliate fatte in passato.
Il secondo step è uscire dallo stato di “confusione finanziaria”.
Per cominciare a vederci chiaro, è necessario dividere entrate e uscite del lavoro da quelle personali e gestire in modo ordinato i pagamenti dei fornitori e il recupero crediti per i clienti.
Inoltre, bisogna tenere sempre la contabilità a posto e aggiornata.
Il terzo passo da fare è quello di dotarsi di uno strumento, come per esempio il classico Excel, che possa mostrare nell’immediato la propria situazione economica.
Excel, infatti, riesce a tenere conto della contabilità interna (preventivi, offerte e fatture), a prevedere investimenti futuri da realizzare e imposte da pagare e a ricordare gli impegni finanziari come rate di finanziamenti o di imposte.
Grazie ad Excel il professionista può prendere decisioni giuste, senza farsi trasportare dall’emotività.
Non sarà un percorso semplice, ma con tanto impegno e voglia di cambiare le cose, un professionista può ottenere piena consapevolezza della sua situazione finanziaria, in modo da poterla gestire e vivere serenamente, senza problemi economici, come la mancanza di liquidità.