Il conto condominiale è lo strumento di gestione delle entrate e delle uscite. Ecco come funziona e quali sono i vantaggi.

La normativa in materia prevede che gli amministratori di condominio provvedano obbligatoriamente all’apertura di un conto corrente condominiale, proprio a tutela dei singoli condomini. L’apertura deve rispettare regole molto precise e ha indubbiamente notevoli vantaggi. Come funziona?

Cos’è il conto corrente condominiale

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La Legge di riferimento è la n° 220 del 2012, meglio nota come riforma del condominio. Con l’entrata in vigore si sancisce la necessità per gli amministratori di predisporre un conto condominiale. La regola viene istituita senza tenere conto del numero specifico degli inquilini che risiedono in un dato edificio. Va tuttavia rammentato che superando otto condomini per contesto residenziale scatta l’obbligatorietà di avere un amministratore. Qualora invece si resti al di sotto di questa soglia numerica, sarà l’assemblea di condominio a poter decidere anche ricorrendo a metodi di gestione alternativa.

Le funzioni del conto corrente di condominio

La normativa che ha portato all’obbligo di istituzione di un conto corrente ad hoc per il condominio è stata pensata per venire incontro all’esigenza di ripartire correttamente gli oneri, tenendo un resoconto dettagliato e sempre disponibile di tutte le singole voci. Al conto può accedere ogni condomino per prendere visione delle movimentazioni bancarie, per ottenere il saldo e il dettaglio di entrate e uscite. Si deve raccogliere il contributo dei residenti per il pagamento dell’utenza che riguarda l’illuminazione delle scale e dell’ingresso? Ciascuna famiglia versa la propria quota sul conto prestabilito e periodicamente si potrà provvedere anche ai conguagli, rendendo l’amministrazione snella, semplice e importata alla massima trasparenza. La stessa cosa avviene quando si deve tagliare l’erba in giardino, incaricando un operatore e riconoscendo il prezzo che richiede per il lavoro. Oltre alle spese ordinarie di manutenzione e pulizia periodica, il conto corrente condominiale è pensato anche per gli interventi maggiormente complessi come le ristrutturazioni e le riparazioni.

Come aprire il conto per le spese condominiali

Prima di procedere all’apertura del conto corrente destinato alla gestione delle spese condominiali, occorre tenere in considerazione che l’unico soggetto autorizzato è l’amministratore. Se non è stato ancora nominato bisogna pertanto procedere con tutti gli adempimenti assembleari e documentali incaricando ufficialmente. Il conto deve riportare l’intestazione del condominio e i singoli residenti non possono opporsi a tale procedura. Sarà cura dell’amministratore convocare un’assemblea dedicata, mettendo all’ordine del giorno la trattazione dell’argomento. In quella sede si deciderà l’istituto bancario presso il quale aprire il conto condominiale poiché i costi sono variabili, perciò la scelta verrà fatta sulla base delle volontà della prevalenti della maggioranza. A questo punto l’amministratore potrà recarsi in banca con carta d’identità, codice fiscale e attestazione verbale della nomina.

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I vantaggi di una gestione condivisa

Qual è l’utilità esatta del conto corrente condominiale? Tra vicini di casa non è sempre scontata la collaborazione, nemmeno per quanto concerne le questioni inerenti alle parti a uso comune dell’edificio. Per impedire che le diverse opinioni diventino motivi di vera e propria lite, occorre prima di tutto trovare sintonia sull’amministrazione delle spese. Avere il controllo dei bilanci del condominio è un grande vantaggio. Gli inquilini possono sempre verificare i movimenti e gli estratti conto, limitando le occasioni di disaccordo, anche in caso di sostituzione dell’amministratore di condominio.

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