Ti sei mai chiesto perché certi tipi di pasta costano molto meno di altri? Dopotutto parliamo di un prodotto “povero” che richiede acqua e farina per la produzione. Ebbene a dire il vero la questione è molto più complessa di quanto potrebbe sembrare per cui oggi proveremo a semplificarla in questo approfondimento.

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Innanzitutto dovresti sempre chiederti perché certi alimenti costano molto meno di altri anche se, a prima vista, sembrano identici. Per rispondere a questo arcano ti basta girare la confezione e confrontare i processi di lavorazione e gli ingredienti: cosa noti? Sicuramente c’è un’enorme differenza, vero?

Il punto è proprio questo: non tutta la pasta è uguale e, se dobbiamo proprio essere schietti e sinceri, faresti meglio a rivedere le tue abitudini di acquisto. Attenzione! Non tutte le paste a pochi centesimi sono da evitare perché, per scegliere, ti basterà selezionare quelle prodotte con grani sicuri e, soprattutto, con una tracciabilità di ingredienti e produzione davvero verificata. Come fare? Te lo spieghiamo qui.

Glifosato e molitura sconosciuta

Per prima cosa dobbiamo mettere al bando le paste prodotte su campi di grano trattati con glifosato, un erbicida diffusissimo che consente alle piante di resistere agli erbicidi. Si utilizza anche sul grano ed è ovviamente tossico per la salute. In alcuni casi gli utilizzi di questo elemento chimico sono intensivi mentre in altri, il glifosato è presente in tracce. La seconda opzione è quella sempre preferibile ai grani e alla semola trattata in modo pesante con il glifosato.

La presenza di questa sostanza si aggrava per i grani e le farine provenienti dagli States per cui, con estrema semplificazione, sul retro della confezione troverai una dicitura sospetta che recita quanto segue “Molitura UE, non UE”. Cosa potrà mai significare? Semplicemente che, a seguito di determinati accordi internazionali il produttore potrà anche evitare di scendere nei dettagli circa la provenienza delle materie prime.

Perché è importante sapere da dove derivano le materie prime?

L’indicazione della coltivazione del grano e della molitura della semola è spesso generica ed equivocabile da chi non ha idea del significato di certe parole. Per esempio la legge ammette che anche le paste prodotte con almeno il 50% di una determinata categoria di grani possano evitare di indicare di cosa è fatto il restante 50%.

Quando trovi la dicitura UE/non UE, insomma, non hai modo di capire da dove proviene semola e grano e, quindi, qual è il livello di qualità della pasta. Questo perché ci sono marchi che acquistano il grano dal Canada che arriva in nave in condizioni di conservazione e trasporto a noi sconosciute. Tanto vale scegliere paste realizzate con grano italiano che cresce e matura al sole nel rispetto dell’ambiente, non trovi?

Quale pasta scegliere?

Ecco quindi spiegato il perché certa pasta costa molto meno di altra. Tutto dipende dall’approvvigionamento delle materie prime e dai processi di lavorazione. Difatti alcune aziende, decidono di abbattere questi costi risparmiando sulle materie prime e sulla qualità. Quindi acquistando grano low-cost estero e lavorando a basso tenore qualitativo è ovvio che un pacchetto di mezzo chilo di spaghetti possa avere un prezzo piuttosto economico.

Ci sono poi i pastifici locali che, per via della freschezza della pasta prodotta internamente possono avere prezzi molto bassi ma il discorso è diverso. In questo caso, infatti, ci stiamo rifornendo direttamente al produttore, cosa che spiegherebbe la convenienza di prezzo.

Grano italiano e produzioni artigianali sono sempre la miglior garanzia

Se hai dubbi sulla qualità, in ogni caso, basta girare la confezione e chiederti: da dove deriva il grano o la semola? Dove viene prodotta la pasta? Il punto è che le produzioni intensive ci hanno abituato a vedere scaffali sempre pieni ai supermercati e ad essere circondati di cibo sempre più conveniente.

Per questo abbiamo perso la cognizione del reale costo di un alimento e riteniamo troppo spesso che, risparmiare un euro sull’acquisto di un prodotto sia la mossa vincente per il nostro bilancio. Invece dovremmo tornare a ragionare sul giusto costo di un alimento che vale la pena di mangiare, imparando a consumare meno e meglio.

Un esempio su cui andare sul sicuro è questa pasta di Gragnano qui che si caratterizza di tutti i requisiti essenziali per essere nutriente, sana e sicura. Ti basta assaggiarne una forchettata per renderti subito conto che stai mangiando qualcosa di pregiato e genuino. Come vedi i costi sono diversi ma parlare di solo prezzo mortificherebbe la storia e la grandezza di questa pasta. Per chi non lo sapesse la Pasta di Gragnano ha una storia che si radica nell’800 e una particolare produzione, inimitabile e introvabile altrove.

Difatti e che è prodotta con soli ingredienti del posto ed è protetta dall’Indicazione Geografica. Vale la pena mangiare pasta artigianale o, comunque, imparare a sceglierla meglio al momento dell’acquisto? Sicuramente sì. Dal momento che è difficilissimo avere competenze scientifiche e chimiche necessarie a comprendere quanto male possano fare certi alimenti, è preferibile andare sul sicuro. Magari spenderai qualche euro in più ma ne risparmierai tanti in salute e ti godrai un’esperienza nuova e ammaliante a tavola e sul palato.

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