I racconti alla base della mitologia greca nascono tra il IX e l’VIII secolo avanti Cristo. Originariamente, trasmessi per via orale, fortunatamente sono stati a un certo punto ampliati e messi per iscritto, per giungere ai giorni nostri. In tutto il mondo si leggono e si studiano l’Iliade di Omero e la Teogonia di Esiodo. Mentre sia nelle aule che nel linguaggio comune vengono evocati il re degli Dei Zeus, raffigurato mentre brandisce un fulmine; Afrodite, Dea dell’amore e della bellezza, nata dalla schiuma del mare; Atena, Dea della saggezza, uscita dalla testa di Zeus; Hermes, Dio dei ladri e dei viandanti, con il suo bastone intrecciato di serpenti.
Ringraziamo LaCooltura per le informazioni che ci ha fornito.
Storia della mitologia greca
I Greci dell’antichità fornirono spiegazioni sullo sviluppo della loro mitologia. Euemero, vissuto intorno al 300 a.C., interpreta la credenza secondo cui i miti sono distorsioni della storia. Il filosofo Prodico di Ceo, nel V secolo a.C., spiega che gli dei sono personificazioni di fenomeni naturali come il Sole, la Luna, i venti e le acque. Lo storico Erodoto, ancora nel V secolo a.C., crede che alcuni rituali greci sono stati ereditati dagli egizi.
La ricerca sui miti greci deve partire da Zeus. Il re degli Dei che vive sulla cima del monte Olimpo insieme a sua moglie, Era. Ritenuta la regina degli Dei. Zeus con i suoi fratelli Poseidone, che è signore degli abissi marini e Ade, il quale regna sull’Oltretomba, governa il mondo.
Zeus è un Dio ma non brilla per fedeltà. Tradisce Era con altre divinità, ma anche con donne mortali, generando semidei. Ares, il Dio della guerra, è concepito all’interno del matrimonio, ma tra i figli illegittimi ci sono la Dea della caccia Artemide e il Dio dell’arte e della profezia Apollo. Il semidio più famoso, figlio di Zeuso, è Eracle, l’eroe dalla forza sovrumana.
Secondo la tradizione, gli Dei greci dimoravano sul monte Olimpo, in Tessaglia, e potevano muoversi liberamente nel mondo. La società in cui erano immersi era fortemente gerarchizzata conformemente alla loro autorità e ai loro poteri. Gli Dei mostrano sembianze e sentimenti umani ma non esprimono rivelazioni né ispirano dottrine spirituali. Pratiche e credenze sono molto varie e si evidenziano in assenza di sovrastrutture formali.
I dodici Dei principali, chiamati "Olimpi", sono: Zeus, Era, Efesto, Atena, Apollo, Artemide, Ares, Afrodite, Estia, Ermes, Demetra e Poseidone. Manca Ade, perché governa gli Inferi e vi dimora insieme alla sposa Persefone.
La mitologia greca e gli uomini
Nella mitologia greca non ci sono solo storie di divinità, ma anche di uomini. Sovente, questi sono protagonisti di tragiche vicende. Agamennone, per esempio, torna a casa dopo dieci anni di guerra e muore ucciso dalla moglie; mentre Edipo uccide, senza saperlo, suo padre e sposa sua madre. Gli Dei greci in quanto a vizi e difetti sembrano dei mortali. Mostrano gelosia, sono vendicativi, si lasciano accecare dalla passione.
Discorso a parte merita Dioniso, Dio del vino e della vita naturale, che si accompagna a divinità minori come satiri, centauri e ninfe. Ma è tra i più amati, poiché a lui sono dedicate tantissime feste. Fatto che lo rende famoso quanto Zeus. In ogni racconto si sottolinea la debolezza umana in lotta con le forze della natura. Di fronte alla immortalità e all’indiscutibile valore divino degli Dei.
Nonostante i buoni rapporti tra uomini e Dei, ai primi possono essere inflitte severe punizioni dai secondi in presenza di comportamenti come l’autocompiacimento, l’eccessiva ambizione, lo sfoggio della ricchezza. Questo non rende meno intesa la passione dei Greci per gli Dei. Ogni città si consacra a uno o a un gruppo di loro, in onore dei quali si costruiscono sontuosi templi e si organizzano feste grandiose. Persino nelle case si esercita il culto per le divinità. Si riservano spazi per l’altare di Zeus o focolari per Estia. Oltre alle preghiere i Greci offrono sacrifici agli dei, in genere animali.