Abbiamo bisogno di bellezza. Ne abbiamo bisogno come l’aria. Tutti questi mesi di pandemia ci hanno privato della bellezza di un incontro, della bellezza di uno sguardo, della bellezza di un paesaggio al tramonto. Ma la bellezza è anche nelle parole, è nella musica e tutti possiamo fruirne se impariamo a riconoscerla. La bellezza nell’arte, trasposta su uno spartito, declinata nel gioco stilistico della poesia, riconoscibile e pulsante in “Camerino di prova”, il nuovo LP musicale di Alessandro D’Agostini, poeta d’azione e leader del movimento omonimo che inaugura quella che può essere definita una forma di nuova musica italiana.

Camerino di prova, l’incontro tra musica e poesia

Abbiamo parlato di bellezza, bellezza in musica e parole. Intensi e pregni di bellezza sono i testi e le musiche di Camerino di Prova, un lavoro discografico-letterario di Alessandro D’Agostini, il noto poeta d’azione che con questo lavoro, oltre a dare una forma all’arte, porta avanti quella che è l’attività del movimento di cui è leader, i Poeti d’Azione, ovvero, portare la poesia verso il pubblico, renderla fruibile dai più.

Il concetto è tutto sommato semplice. Negli anni la maggior parte delle forme d’arte, che fossero pittura, scultura, musica, poesia, danza, erano destinate a un pubblico d’élite, basti pensare ai circoli mecenatici, alle corti. Solo le persone abbienti potevano formarsi in modo tale da poterne comprendere il linguaggio, dunque la bellezza.

I Poeti d’Azione indirizzano i loro sforzi creativi verso un ampio pubblico che vogliono scuotere e conquistare, cercando col loro agire di ridare all’arte quel ruolo sociale andato perduto nel tempo. Siamo circondati da musica ridotta a un effimero contenitore di parole, ordinate per rime e assonanze, specchio di una gioventù persa davanti a degli schermi senza quasi essere più coscienti.

Come automi incuranti di quello che accade attorno, stiamo perdendo il senso dell’essere, i valori fondamentali, dimenticando il nostro passato e senza soluzioni per il futuro.

Occorre una nuova presa di coscienza, un nuovo manifesto del futurismo, un grido di risveglio che si riveli attraverso le parole, non blando orpello di una melodia, ma quali segni significativi, avviluppati dalla musica in un connubio senza prevaricazioni. Non sono più le parole a inseguire la musica, ma quest’ultima viene creata sui versi, sulle parole, sulle allitterazioni, seguendone il ritmo e originando una musicalità tridimensionale.

La nuova musica italiana

Camerino di prova non è quindi solamente un incontro tra la musica e la poesia, è un nuovo linguaggio, una nuova forma musicale e d’arte che non è mero gioco stilistico ma che vuole veicolare contenuti di grande impatto sociale, risvegliare le coscienze e spronare la gente a uscire da uno stato di passività sempre più stratificato.

Le performance, che sono uno spettacolo completo, tra musica, teatro, poesia, danno vita a nuove suggestioni. Atmosfere nu jazz e fusion che si intercalano con quelle pop per offrire alla poesia contemporanea una dimensione inedita, dove la vocalità del performer trascende nella recitazione, enfatizzando il significato delle parole.

Certo, ora purtroppo fruire di questi originale concerto-spettacolo, per via delle restrizioni dovute alla pandemia, non è possibile, ma ci si può fare un’idea esaustiva acquistando l’LP Camerino di Prova su Amazon Music, Spotify, Apple Music e su tutte le piattaforme di streaming online.

Sul canale YouTube D’Agostini Poetry Project, invece, è fruibile il videoclip ufficiale del brano “Ombra”, così come l’anteprima dei brani e la copertina d’autore del M* Paolo D’Orazio.

Il poeta come guida

Un lavoro significativo quello di D’Agostini, di grande fascino e dalle grandi aspirazioni. Riflessioni messe in musica, disamine sociali, inquietudini che prendono forma e che sotto la guida del poeta e dell’artista possono assumere connotati di rilievo per affrontare anche la quotidianità verso una forma di rivincita sociale e la liberazione dell’uomo prigioniero del mondo in quanto prigioniero di se stesso.

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