La gestione del lavoro è stata negli ultimi due anni totalmente rivoluzionata per motivi che ben conosciamo a causa della pandemia da coronavirus. Ciò ha condotto numerose aziende a fare ricorso alla modalità di lavoro da remoto, definita smart working o lavoro agile.

Vera e propria strada alternativa per evitare la totale interruzione di ogni attività, essa ha consentito alle aziende di non chiudere i battenti a tempo indeterminato ed ai lavoratori di continuare a prestare servizio evitando i rischi del contagio.

Ci sono stati pareri discordanti in merito, perché alcuni hanno lamentato aumentate situazioni di stress, inconvenienti legati ad una maggiore reperibilità ma anche difficoltà nel ritagliarsi nel proprio appartamento uno spazio sufficientemente confortevole e tranquillo dove poter lavorare senza distrazioni per tutta la giornata.

Nei paragrafi che seguono intendiamo fornire proprio dei suggerimenti e dei consigli per ricreare una postazione per lo smart working efficiente ritagliando tra gli spazi domestici un ambiente che favorisca la concentrazione e la produttività senza essere “invasivo” nell’ottica complessiva della propria abitazione.

Come organizzare la postazione per il lavoro da casa

Bisogna partire da un aspetto cruciale: individuare la posizione di casa più adatta, evitando quindi di allestire la postazione per lo smart working in un punto di passaggio se si vive in famiglia, o che sia raggiunto dai rumori provenienti dall’esterno. Ci sono quattro elementi basilari che qui elenchiamo, tutti indispensabili:

  • Qualità dell’illuminazione
  • Comodità della postazione
  • Privacy
  • Isolamento acustico

Ricercare tali condizioni è fondamentale per la propria efficienza ma anche per la propria serenità, perché lavorare in condizioni sfavorevoli compromette la concentrazione e allunga i tempi necessari a svolgere ogni mansione.

L’arredamento per lo smart working

Dopo aver individuato la posizione migliore, bisogna arredarla a puntino e in maniera corretta per gestire al meglio il lavoro da remoto e garantirsi di avere tutto l’occorrente. Un ovvio punto di partenza è una scrivania ben accessoriata, e che abbia l’ampiezza sufficiente in base al tipo di lavoro svolto.

È escluso adattarsi o arrangiarsi su un tavolo qualsiasi, perché ciò non permette di assumere una postura corretta dal momento che la sua altezza non è quasi mai ottimizzata per lavorare o studiare.

Ovvio complemento della scrivania è una sedia da ufficio ergonomica, una componente addirittura più essenziale e per la quale suggeriamo di orientarsi su un prodotto di buona qualità che permetta di assumere una posizione adeguata e confortevole, senza sovraccaricare la colonna vertebrale.

Ci sono molte testimoniante di lavoratori che da tempo sono in regime di smart working e che asseriscono come il lavoro da casa comporti trascorrere molto più tempo da seduti rispetto a quanto accadeva in ufficio, e che hanno trovato grande giovamento dall’uso di appositi cuscini per seduta e supporti lombari.

Questo tipo di accessori può essere acquistato anche online su siti che vendono materassi, in quanto sono realizzati in materiale viscoelastico (molto spesso proprio in memory foam) ossia lo stesso che è impiegato per produrre i migliori materassi.

I vantaggi stanno nelle caratteristiche di deformazione sotto il peso corporeo: cuscini e supporti di questa famiglia si adattano e accolgono la naturale curvatura della colonna vertebrale fino ad assumere uno stato stabile che sostiene il corpo senza che ce ne rendiamo conto e che evita sovraccarichi muscolari ed articolari oltre ad eliminare le sensazioni di indolenzimento e intorpidimento.

Accessori per organizzare lo smart working

Abbiamo detto che la postazione per lo smart working più efficiente deve essere riservata e confortevole, ed in molti casi può tornare utile dare sfogo a intraprendenza e creatività nel riprogettare non solo l’arredamento e la disposizione dei mobili, sfruttando le molteplici proposte di arredi modulari e componibili, ma anche nel munirsi di accessori appropriati e risolutivi.

Pochi possono permettersi di adibire un’intera stanza allo smart working, ce ne rendiamo conto specialmente se vivono in famiglia, e allora si può optare per la delimitazione di un’area con dei pannelli divisori discreti e che all’occorrenza possono anche essere rimossi.

Per il resto degli arredi è preferibile non eccedere ed evitare tutto il superfluo. Bisogna attrezzarsi solo con ciò che è davvero essenziale per lavorare, perché non vale la pena stravolgere l’estetica dell’appartamento: una cassettiera da ufficio o delle semplici mensole saranno sufficienti, mentre proprio tra gli accessori e i complementi non bisogna sottovalutare gli strumenti per la migliore illuminazione dell’area di lavoro.

Se infatti non puoi sfruttare la luce naturale proveniente da balconi o finestre perché affacciano su una strada trafficata avrai l’esigenza di luce artificiale ad hoc, e che sia funzionale alla concentrazione.

Luci troppo calde rischiano infatti di risultare troppo rilassanti, e sono più adatte per l’area living, ma anche una illuminazione troppo intensa rischia di affaticare la tua vista e sovraccaricarla.

Sarà per te fondamentale orientare il fascio luminoso sull’area di lavoro, sia con una lampada da pavimento che con una specifica per scrivania, così da avere sempre tutto sotto controllo. Inoltre, anche nell’ottica del risparmio energetico, l’opzione migliore è rappresentata dall’illuminazione a LED.

Spendiamo infine due parole sulla sicurezza: se per lavorare hai bisogno di numerosi device elettrici ed elettronici presta la massima cura nella distribuzione e nella sistemazione dei loro cavi, non solo per evitare l’effetto “caos” ma anche per prevenire qualsiasi tipo di incidente.

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