Sono sempre di più gli appassionati di Vespa che cercano occasioni sul mercato o che vogliono sapere come fare a restaurarne una comprata usata, ma che richiede qualche intervento per tornare in strada. Un numero sempre più crescente di appassionati, anche dell’ultima ora, infatti inizia ad apprezzare questa icona del made in Italy per fare grandi giri come quello delle Langhe. 

Come restaurare una Vespa d’epoca

Per prima cosa è giusto rivolgersi, per una mano, a una persona in grado di intervenire nella restaurazione della propria Vespa d’epoca, quindi bisogna rivolgersi a un meccanico o a un carrozziere. 
Uno dei punti di partenza per sapere, paradossalmente, il risultato finale che vogliamo ottenere è quello di essere in possesso dei documenti originali della Vespa, soprattutto di quella che è la scheda tecnica del mezzo in questione.

Questa scheda tecnica, infatti, contiene tutte le informazioni tecniche che servono a chi del mestiere per sapere come procedere sul mezzo. All’interno della scheda si trova il tipo di vernice e la tinta originale, ma anche il numero di telaio e le caratteristiche tecniche (come il tipo di sella) che contraddistinguevano il mezzo da tutti gli altri in circolazione.

Lo smontaggio della Vespa

La prima operazione che va effettuata è, come si può intuire, quella dello smontaggio totale del mezzo. In questa fase, che è molto delicata, vanno staccate tutte le componenti della Vespa in maniera delicata e con estrema cura senza rovinare nessuna delle parti in questione (soprattutto perché ne risentirebbe la cromatura).

La sabbiatura

Una volta smontate tute le componenti della Vespa d’epoca va fatto il processo di sabbiatura che serve per poter, in un secondo momento, applicare la giusta verniciatura. Questa fase permette di ripristinare il telaio della Vespa allo stato originale, tanto che se il mezzo è in buone condizioni potrebbe anche non essere effettuato. Molti puristi non tollerano la sabbiatura preferendo, se il mezzo lo permette, di intaccare il meno possibile il telaio originario.

La verniciatura

La parte della verniciatura è essenziale, soprattutto se vogliamo dare alla nostra Vespa l’aspetto che aveva prima che il tempo e la ruggine facessero il loro corso. Per questo motivo è fondamentale tener conto dei codici colore della Vespa e della tipologia di vernice utilizzata all’epoca. La raccolta di questi dati è di fondamentale importanza per ridare l’originale splendore a tutto il telaio o anche solo a quella parte del mezzo maggiormente rovinati dalla normale usura.

Le cromature

Un’altra delle cose fondamentali che si possono recuperare grazie alla scheda tecnica della Vespa è riuscire a risalire a quelli che sono i pezzi cromati. In questo caso la sola cosa che si può fare è affidarsi a un’azienda che si occupa di cromature per farli ricromare, ma se versano in condizioni comunque accettabili si può provare a fare da soli questo passaggio con una apposita pasta per cromature facilmente reperibile nei negozi.

Il restauro della targa della Vespa

Uno dei valori aggiunti, nel momento in cui stiamo restaurando la nostra Vespa, è quello di essere in possesso sia della targa che del libretto originali: motivo per cui si può anche pensare di mettere a nuovo la targa originale.

È doveroso specificare che sulle targhe non si può effettuare nessun tipo di intervento e, nel caso in cui risultassero compromesse o manipolate, si deve effettuare una nuova immatricolazione del veicolo con una nuova targa con tutti i costi che comporta questa operazione.

Molto spesso, però, le targhe delle Vespe d’epoca sono solo leggermente arrugginite ai bordi e quindi, con l’aiuto di un bravo carrozziere, è possibile togliere le imperfezioni e riportarla ai fasti del passato. Infatti poi basterà ridare il colore alla targa e dipingere i numeri della targa del colore riportato sulla scheda tecnica (dato che un tempo non tutte erano nere, ma potevano essere di colore diverso).

 

 

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