Ci sono molti ragazzi e ragazze che sognano, un giorno, di diventare pediatra. Si tratta senza dubbio di un ottimo obiettivo, che dimostra quanto essi abbiano a cuore la salute e il benessere degli altri, soprattutto dei più piccoli, in questo caso. Come tutte le specialità mediche, comunque, anche quella della pediatria comporta un lungo percorso di studi, che si rivela anche molto impegnativo. Per chiarire ogni dubbio, però, riguardo il percorsi necessario per esercitare la professione di pediatra, abbiamo scritto questo articolo. Proseguendo nella lettura, capirete quali sono i passaggi necessari e obbligatori per l’esercizio di tale professione.
Come diventare pediatra: i primi passi
Per diventare pediatra occorre prima di tutto conseguire la laurea presso la facoltà di Medicina e Chirurgia. Ma, di nuovo, prima di conseguire questo titolo di studi, è necessario accedere a questa facoltà. Le regole che normano l’accesso alla facoltà sono piuttosto semplici da capire: c’è un numero limitato di posti per studenti disponibili, quini viene effettuato un test, chi ottiene il punteggio migliore ottiene anche un posto. Il test ha un funzionamento nazionale, ciò significa che gli studenti di tutta Italia effettuano il test e viene redatta una graduatoria che tiene conto dei punteggi di tutti. La graduatoria è quindi unica per tutto il territorio nazionale.
Con una simile graduatoria, si iniziano ad iscrivere alla facoltà gli studenti che hanno ottenuto i punteggi più alti. Ogni studente, prima del test deve scrivere quali sono le sedi di facoltà in cui vorrebbe studiare. Può indicare più università nella stessa città e metterle in ordine di gradimento. Volendo, può scrivere anche tutte le sedi italiane, purché sempre in ordine di gradimento. Se invece desidera studiare solo in una città, indicherà solo quella. Sulla base del punteggio ottenuto al test, gli studenti iniziano a riempire i posti disponibili in ogni città. Di solito, le università più ambite sono quelle di Milano, Pavia, Bologna, Verona e Padova. Qui accedono solo gli studenti con il punteggio più alto d’Italia. Man mano che si scede nella graduatoria, gli studenti vengono sistemati nelle altre facoltà con posti liberi, sulla base delle preferenze che hanno indicato.
Dallo studio alla pratica
Una volta entrati alla facoltà di Medicina e Chirurgia non resta altro da fare che studiare e passare gli esami il più in fretta possibile e con i voti migliori possibili. La durata della facoltà è di almeno sei anni, ma il rischio di andare fuori corso è molto presente poiché gli esami affrontati sono davvero impegnativi. Conclusa la facoltà comunque, il percorso per diventare pediatra non è finito.
Occorre infatti frequentare una scuola di specializzazione in pediatria. Per entrare alla scuola di specializzazione, occorre fare un test, come quello già menzionato. Anche qui, solo i punteggi migliori garantiscono l’ingresso alla scuola, che ha un numero di posti limitati. La specialità in pediatria ha una durata di cinque anni, durante i quali si studia e si lavora contemporaneamente. Il lavoro, però, almeno, è un lavoro retribuito, anche se non quanto quello di un medico già specializzato.
Giunti anche al termine della specializzazione, è possibile definirsi ufficialmente pediatri. Così, è possibile lavorare presso un ospedale sia pubblico che privato, uno studio privato o una ULSS.
Come abbiamo quindi visto, il percorso per diventare pediatra non è affatto breve né privo di stress. Al contrario, il test d’ingresso all’università sono già molto impegnativi poiché costringono a studiare per tutti i mesi di vacanza estiva e richiedono prestazioni davvero eccellenti. Inoltre, gli anni di studio richiesti per esercitare questa professione sono almeno 11. Se vi sembrano troppi per i vostri gusti, potete optare per una facoltà delle professioni sanitarie. Per esempio, potete leggere l’articolo: come diventare logopedista.