Che cos’è l’ Aloe
Soprattutto negli ultimi periodi l’Aloe spopola sul web, in televisione, sui giornali e nei punti vendita. Forse, però, non tutti sanno davvero di cosa si tratti e quali sono le sue reali proprietà e i vantaggi che ne conferisce il suo uso. L’aloe è una pianta conosciuta e utilizzata ormai da millenni, infatti già gli antichi Egizi la impiegavano per le sue proprietà benefiche. E’ una pianta che predilige i climi caldi e secchi e contiene al suo interno quattro principali componenti. I primi sono i mucopolisaccaridi, degli zuccheri complessi importanti perchè hanno la capacità gastroprotettive perchè rivestono letteralmente le pareti dell’apparato digerente quando vengono ingeriti e stimolano il nostro sistema innunodifensivo. Questi carboidrati hanno anche azione cicatrizzante e riepitelizzante perciò sono perfetti per favorire la rapida guarigione di ferite ed abrasioni cutanee. Il secondo importante componente della pianta sono gli oligoelementi minerali, vitaminici e nutrizionali. Si tratta di varie sostanze presenti in minime quantità, ma dall’importanza ormai ampiamente riconosciuta. Tra questi sono da sottolineare gli antiossidanti che ritardano e prevengono l’invecchiamento cellulare e il mix vitaminico che favorisce l’ossigenazione sanguigna. Gli steroidi, invece, hanno attività antiinfiammatoria, lenitiva e calmante, per questo motivo è un valido rimedio anche in caso di scottature ed ustioni, anche per la sensazione di freschezza che si percepisce immediatamente con l’applicazione del prodotto. Gli Antrachinoni, infine, hanno un’importante azione lassativa perchè agiscono sulle contrazioni della muscolatura dell’intestino.
Come si coltiva l’Aloe
La coltivazione dell’Aloe deve seguire delle precise regole per ottenere un prodotto dalle indubbie caratteristiche, distinguibili sul mercato. Per questo motivo non tutte le Aziende Agricole sono in grado di ottenere un risultato davvero eccellente in termini di qualità e quantità finali raggiunte. L’aloe è una pianta che richiede dei climi secchi e caldi, infatti difficilmente riesce a resistere a delle temperature attorno agli zero gradi. Il clima ideale si aggira attorno ai 20-24°, con sole diretto e costante. Un altro aspetto fondamentale da non trascurare è la scelta e la preparazione del terreno per la coltivazione. Sul fondo deve essere presente uno strato argilloso per permettere il drenaggio dell’acqua in modo tale da evitare ogni possibile ristagno di acqua che sarebbe deleterio per la pianta. La combinazione perfetta del terreno è una giusta percentuale di terriccio e sabbia, con una prevalenza della parte sabbiosa. La moltiplicazione della pianta avviene in estate per talea: una volta preparati i germogli è molto importante lasciarli all’aria per circa tre o quattro giorni in modo tale da far fuoriuscire naturalmente il lattice e solo dopo vengono interrati. Per garantire il mantenimento di una temperatura costante e una corretta illuminazione, l’aloe viene protetta all’interno di serre. La pianta dovrebbe essere coltivata in maniera organica, quindi senza l’aggiunta concimi chimici, ma solo con fertilizzanti, meglio se liquidi aggiunti all’acqua di innaffiatura che garantiscono soprattutto il corretto apporto di minerali. La pianta non necessita neppure della potatura, ma si devono solo eliminare le foglie che si trovano alla base. L’analisi del colore della foglia permette di valutare come questa stia crescendo. Se, ad esempio, sono del tutto verdi probabilmente l’illuminazione è scarsa, se invece diventano gialle la pianta potrebbe essere stata attaccata dagli acari.

 

La raccolta dell’aloe
La raccolta dell’aloe dovrebbe essere effettuata a mano per evitare di danneggiare le foglie e questo è uno degli elementi che ne determinano la qualità finale. Le aziende agricole che operano manualmente, infatti, ottengono un prodotto dalle caratteristiche medicinali estremamente più elevate. La raccolta in media può essere fatta quattro volte l’anno con circa tre foglie per ogni pianta. Questo significa che in totale da una pianta si ottengono circa dodici foglie l’anno. Durante il taglio è fondamentale non danneggiare la pianta perciò si deve porre la massima cura e attenzione. E’ anche per questo motivo che le piante devono essere ben distanziate l’una dall’altra anche se questo può ridurre le rese produttive.

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