La comunicazione digitale è l’insieme delle attività di produzione e diffusione dei contenuti attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. E’ l’unica forma di comunicazione che consente una personalizzazione mirata, un messaggio e un target precisi.   

Le definizioni di Marketing e Comunicazione sono di norma utilizzate come sinonimi nel linguaggio comune. La differenza a volte è sottile perché i settori si integrano spesso per aumentare la domanda del mercato.         

All’interno di una strategia SEO, ad esempio, viene programmato un piano di comunicazione per la scrittura e pubblicazione di guest post e di una strategia di web marketing, che mira a individuare le migliori pagine Web in grado di aumentare l’autorevolezza del dominio linkato all’interno delle pubblicazioni stesse. Da una parte abbiamo lo studio e la realizzazione dei contenuti (Comunicazione Digitale), dall’altra, invece, abbiamo l’analisi tecnica che porterà alla scelta dei siti Web in cui pubblicare i contenuti realizzati (Web Marketing).

Tra le voci più autorevoli in termini di comunicazione digitale e marketing online spicca Luca Mercatanti, consulente di comunicazione digitale che dal 2007 si occupa di digital e dal 2010 supporta i professionisti ed imprese nella Comunicazione Digitale e Marketing Online.

Comunicazione digitale: l’importanza degli strumenti

Nella comunicazione digitale centinaia di strumenti o tools nascono, e muoiono. È praticamente impossibile rimanere aggiornati in tempo reale su tutto, tanto più che la maggior parte è destinata a sparire in poco tempo.

Ciò che è bene sottolineare è la parziale inutilità di dover conoscere esattamente e nel concreto il funzionamento di un determinato strumento, se prima ancora non si conosce la base sulla quale la maggior parte delle piattaforme si basano da sempre, con le innovazioni che si attuare nel tempo.  

Un esempio concreto si ha nelle piattaforme di advertising: sia gli strumenti più datati come Google Ads, sia quelli più recenti come Tik Tok, stabiliscono quale inserzione mostrare sulla base di un’asta (immediata ed invisibile all’utente) a cui concorrono coloro che vogliono mostrare il loro messaggio pubblicitario ad un determinato pubblico.

Conoscere la Comunicazione Digitale è soprattutto conoscere le regole che governano questo mondo, al di là dello strumento o piattaforma utilizzata.          

Restando in tema di strumenti, un aspetto importante da tenere bene in considerazione è la legalità di alcune piattaforme: infatti, non tutti gli strumenti rispettano le policy del servizio a cui si appoggiano o che sfruttano per concretizzare determinate attività e questo comporta un rischio per il cliente finale o per gli account utilizzati. Se uno strumento da poco reso disponibile permette di automatizzare determinati processi (per esempio, la generazione ed il caricamento di migliaia di immagini su Google ADS, al fine di individuare quale tra queste ottenga maggior attenzione da parte del potenziale cliente, senza dover fare questa operazione manualmente), non è detto che in qualche modo sia “autorizzato” o permesso da parte della piattaforma finale.

Il rischio concreto per un’azienda è quindi quello di ritrovarsi con l’account finale bloccato o limitato, a seguito di una violazione del regolamento. Ne consegue una reputazione aziendale danneggiata o comunque minacciata in modo serio.

Reputazione aziendale: come preservarla

La reputazione aziendale viene definita come una rappresentazione socialmente elaborata e condivisa della storia e dei risultati passati dell’azienda che ne descrive l’abilità di generare valore (economico e sociale) per i suoi molteplici stakeholder.

La reputazione aziendale è di fondamentale importanza per le imprese, in quanto può determinare una crescita o un calo del business a seconda che sia positiva o negativa. Godere di un’ottima reputazione è indice di un’azienda di qualità, in continua espansione ed in costante aggiornamento.

Dopo aver creato le basi per la reputazione di un’azienda, è necessario monitorare i suoi sviluppi. Parliamo, quindi, di Brand Reputation Monitoring, cioè l’attività di monitoraggio delle piattaforme web.

Per creare una buona strategia di gestione della reputazione online è consigliabile seguire alcuni step fondamentali:

  • attiva web alert (avvisi) per monitorare citazioni e commenti su blog, forum e social network;
  • forma internamente risorse dedicate ad interagire in rete e istituisci procedure specifiche per customer care, reparto commerciale, ufficio marketing;
  • risponde sempre a chi ha lasciato un commento mostrando un’azienda capace di ascoltare i problemi dei suoi clienti;
  • studia una strategia di social media marketing che metta al centro il dialogo con la clientela e la sua partecipazione attiva;
  • crea un piano di crisi che preveda una procedura specifica da attuare nel caso in cui si verifichi una minaccia per la reputazione aziendale.

 

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