Avere una community consistente sui social che segua la nostra pagina i nostri post e le nostre storie con passione è uno strumento per aumentare la brand awareness dell’azienda, ma non solo.

La community, infatti, è utile se parliamo di migliorare l’engagement, nel fare lead generation e anche content creation.

Ma partiamo dalle basi e vediamo insieme cosa si intende quando si parla di community.

Cosa significa avere una community

Costruire una community significa raccogliere intorno a sé persone che si riconoscano pienamente nei valori del proprio brand e che siano disposti a spendere parte del loro tempo sui social e online dedicandolo alla sua attività.

La creazione di questo tipo di rapporto richiede tempo e costanza da parte del brand che ha il compito di interagire con gli utenti e far interagire questi ultimi fra loro.

La community nasce generalmente seguendo alcuni fattori:

  • Senso di appartenenza degli utenti al brand;
  • Engagement ed interazioni, che devono essere al 100% naturali e volute dagli utenti, non devono essere in alcun modo false o forzate;
  • Condivisione di materiale e promozioni esclusive: i membri di una community devono sentirsi speciali e devono essere valorizzati in quanto true fans.

Utilità della community

La community non è utile solamente per fidelizzare i clienti.

Averla presenta infatti innumerevoli vantaggi:

  • Possibilità di comunicare in tempo reale ai fan più attivi tutti i cambiamenti dell’azienda: da un cambio di location, a un cambio di CEO, all’ampliamento delle sedi.
  • La possibilità di comunicare in anteprima al proprio pubblico migliore nuovi prodotti e nuove offerte;
  • Avere la possibilità di fare sondaggi e capire fino in fondo quali sono le aspettative e i prodotti più amati del brand dai consumatori diretti;
  • User generated content, ovvero fare in modo che gli utenti producano loro stessi i contenuti del brand. Vediamo di cosa si tratta nello specifico.

User generated content

Gli user generated content sono i contenuti che gli utenti producono facendo da ambassador al brand.

Il bello di questa tipologia di contenuti è che sono totalmente spontanei e generati dagli utenti davvero fan del brand.

Un user generated content può essere un contenuto di qualsiasi tipologia,dal blog post al post sui social.

Questa tipologia di contenuti, nonostante non sia prodotta da creator professionisti, risulta spesso molto originale e virale.

Community Manager

Ma quale è la figura che si prende cura della community?

In alcuni casi si tratta di social media manager che si distinguono per le loro capacità di social media managing.

In altri casi si tratta di un’apposita figura scelta chiamata “community manager”.

Le caratteristiche principali del community manager sono sicuramente la pazienza e la capacità di moderare la situazione.

Il suo compito è quello di fare in modo che l’esperienza dell’utente sia positiva e che tutta la sua interazione nel gruppo con il brand e con gli altri utenti sia soddisfacente.

Un’altra caratteristica importante è l’empatia: il CM deve comprendere gli utenti a fondo così da poter fornire dati per migliorare la visibilità del brand e segnalare qualsiasi anomalia con prodotti e servizi percepita dagli utenti.

Uno dei suoi compiti fondamentali è quello di saper gestire potenziali crisi che si aprono su internet e andarle a trasformare in occasioni per poter migliorare la brand reputation.

In conclusione, dunque la community può essere uno strumento utilissimo per i brand che vogliono avvicinare ed avvicinarsi ai loro clienti andando a leggere le loro necessità e le loro aspettative.

Fatto questo, si aprono le porte per poter fidelizzare i clienti, farli ambassador andando a migliorare la brand reputation.

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