Ancora oggi in tantissime case si trovano i vecchi pavimenti anni ’60, quelli in graniglia o marmo per intenderci. All’epoca erano una delle pochissime soluzioni plausibili, oggi la scelta è decisamente più ampia, ma vale davvero la pena cambiarli, o coprirli con un’altra pavimentazione è un errore del quale potremo pentirci? Posto che dipende un po’ da quelli che sono i gusti personali e il budget che abbiamo a disposizione, recuperare la vecchia pavimentazione restituendogli una nuova vita non solo è possibile, ma è anche consigliato, vediamo perché.

Pavimenti anni ’60, perché devi tenerli

Quando si eredita una casa o se ne acquista una è molto facile trovare ancora quei vecchi pavimenti anni ’60 di graniglia o marmo, magari opachi, macchiati, deteriorati, che proprio non piacciono. La prima cosa a cui si pensa, quindi, è come disfarsene, coprendoli con una nuova pavimentazione (scelta più economica) o eliminandoli del tutto e mettendo in posa un pavimento nuovo.

Ma è davvero la scelta migliore? Chiaramente, se quel tipo di pavimentazione proprio non piace, la scelta sarà una sola, ma se l’estetica non disturba, la soluzione migliore è tenerli. Prima di tutto perché sono molto più resistenti: provate a far cadere un oggetto pesante su un pavimento di graniglia e uno su un pavimento moderno, indovinate quale si rompe? In secondo luogo perché sono molto più semplici da tenere puliti, a patto che siano restaurati.

La superficie dei pavimenti in graniglia, se usurata, risulta molto porosa, quindi trattiene lo sporco, risultando opaca e appiccicosa, ma se il pavimento viene trattato con la lucidatura e levigatura, basterà una normale pulizia quotidiana per avere dei pavimenti splendenti tutti i giorni.

Non sarebbero dei pavimenti tanto longevi, diversamente. Infatti, questa particolare tecnica di realizzazione della pavimentazione, che trova il suo apice di fortuna nella Venezia del XVI e XVIII secolo, è ispirata alle tecniche utilizzate nell’antica Grecia e, con accorgimenti diversi, addirittura nel neolitico.

Negli ultimi anni il pavimento vintage è stato molto rivalutato, proprio per la sua versatilità: si abbina a qualsiasi tipo di arredo, classico o moderno, è facile da pulire ed è decisamente resistente.

Vediamo ora come riportarlo a nuova vita.

Lucidatura e levigatura del pavimento in graniglia o marmo

Come abbiamo detto, un pavimento anni ’60 può tornare al suo splendore originale. Anche qui, però, molti storcono il naso perché pensano che sia un’operazione molto costosa, che creerà grande disagio in casa, insomma, alla fine ci rinunciano e cambiano direttamente la pavimentazione.

Eppure non è così, infatti oggi sono state trovate nuove tecniche di levigatura e lucidatura, grazie anche ai nuovi strumenti e macchinari a disposizione, tutto sta nel rivolgersi a una ditta professionale. Ce ne sono tantissime, è difficile orientarsi, ma noi qui prendiamo come esempio un’azienda di Roma che effettua levigatura e lucidatura del marmo, e per chi avesse un pavimento in cotto, anche trattamenti per questa tipologia di pavimentazione.

Abbiamo deciso di recensire quest’azienda non solo perché offre un servizio completo e professionale, ma anche perché opera in tutto il centro Italia, quindi Abruzzo, Lazio, Molise, Toscana, Marche e Umbria.

Floor Équipe, da diversi anni, esegue lucidatura e levigatura dei pavimenti in marmo con nuove tecniche, senza utilizzare piombo e senza allagare eccessivamente le superfici. Una delle problematiche che più preoccupa i clienti, infatti, è che si dovrà stravolgere l’aspetto della casa, utilizzando appunto moltissima acqua che può anche danneggiare gli arredi, e con un grande dispendio di energia elettrica.

Ecco perché affidarsi a chi ha non solo le competenze, ma anche gli strumenti per rendere queste operazioni più snelle senza perdere in efficacia è importante.

In cosa consiste questo tipo di intervento

Per prima cosa si prepara la pavimentazione levigandola con utensili diamantati metallici in modo da rimuovere imperfezioni come dislivelli, solchi, graffi. In secondo luogo si riparano eventuali danni dovuti all’usura e al tempo, come per esempio lo spazio tra le fughe che viene stuccato e levigato. Infine, si procede con la levigatura e lucidatura del marmo o graniglia meccanica finale con degli abrasivi diamantati resinoidi.

Dopo questo trattamento il pavimento ritorna come nuovo e può essere lavato normalmente come siamo abituati senza particolari accorgimenti.

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