Quando parliamo di paesaggio ci riferiamo a un rapporto ormai di lunga data tra quegli spazi che non sono edificati, quindi naturali e quelli edificati o antropici, dove cioè è intervenuto l’uomo. In architettura il paesaggio sta a indicare prettamente tale rapporto tra luoghi naturali e luoghi costruiti. Architettura e paesaggio sono due aspetti di un unicum, oggigiorno, al punto che potremmo tranquillamente porre l’accento su quella “e” congiunzione, indicando quindi che l’architettura è essa stessa paesaggio.

Architettura e paesaggio, come è cambiato il rapporto

Soprattutto oggi l’architettura è un costante dialogo con la natura, ne fa parte e si integra al suo interno mettendo in relazione differenti spazi morfologici. Non solo, la natura è per l’architettura un punto di riferimento per ciò che concerne la progettazione di edifici, si pensi, per esempio, al “Bosco verticale”, a Milano, dell’Architetto Stefano Boeri, due torri residenziali rispettivamente di 110 e 76 m di altezza.

Un vero passo avanti se si pensa a quanto è stato fatto in passato, ma nel senso contrario, quindi a danno dell’ambiente più che in suo favore. Infatti, fino agli anni ’60 si è costruito in modo indiscriminato, senza badare al grande danno che si stava arrecando all’ambiente in generale. Dai materiali a grande impatto, all’utilizzo indiscriminato di prodotti nocivi, insomma, nulla era pensato in funzione del rapporto tra architettura e ambiente.

Un esempio su tutti sono le costruzioni, o meglio, la cementificazione delle coste sarde (ma vale per le coste in generale). Dopo gli anni ’60, invece, le abitazioni sono state integrate nel paesaggio, con case innestate nella roccia o “camuffate nel paesaggio.

La ri-nascita dell’architettura sostenibile

Quella che viene definita architettura sostenibile è di recente nascita, tutto sommato. Siamo negli anni ’60 quando si avverte una sorta di presa di coscienza collettiva. In realtà molti sostengono che l’architettura sia sempre stata sostenibile fino a quando non sono entrati in scena i combustibili fossili per produrre energia, anche nel comparto delle costruzioni.

Si diffondono su larga scala anche gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, contribuendo in modo pesante all’inquinamento.

È quindi negli anni ’60 che si prende coscienza di quanto stava accadendo e in che direzione si stava andando.

Fa la sua comparsa il concetto di bioclimatica, utilizzato in campo botanico ma sdoganato in quello edile e architettonico dai fratelli Olgyay, due architetti americani di origine ungherese. La bioclimatica altro non era che un approccio scientifico alle problematiche inerenti alle interazioni tra l’architettura e il clima.

Gli aspetti fondamentali dell’architettura sostenibile

Oggi il tipo di approccio che si ha nei confronti dell’ambiente si focalizza sulla ricerca di soluzioni che possano coniugare il comfort di chi nel presente fruisce di tali spazi architettonici al rispetto di quelle che saranno le generazioni future che dovranno fruire di tali spazi.

Il primo punto chiave è stato il rendersi conto che molte risorse non sono rinnovabili, né tanto meno illimitate, per cui lo spreco e l’utilizzo eccessivo può costare caro in termini di impatto ambientale.

E qui si impianta un nuovo concetto, quello di ciclo di vita degli edifici, alla luce del quale si riesce ad avere una panoramica di quanto, la costruzione X andrà a impattare sull’ambiente dalla sua progettazione alla realizzazione e dismissione.

L’architettura come guida

Se quindi costruire è un bisogno primordiale dell’uomo, presente fin da epoche remote, si può asserire che l’architettura abbia il compito di guidare tale bisogno verso un’integrazione equilibrata in modo armonico con tutto il resto, ambiente e paesaggi.

In questa direzione si muove anche Made in Studio, un team di giovani Architetti uniti dalla passione e dal desiderio comune di influire sulla qualità della vita mediante l’azione sugli spazi.

Dal progetto casa design alle ristrutturazioni, lo studio si occupa di diversi ambiti, ma sempre con una costante verifica tra quello che è il tema e il programma e con particolare attenzione e sperimentazione dell’architettura.

Essenziale è la ricerca della qualità del progetto nelle sue diverse sfaccettature e nella sua realizzazione concreta.

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