L’acne è uno dei problemi più comuni, localizzati principalmente al volto, in campo dermatologico.
In genere, la forma più conosciuta è quella definita acne giovanile o puberale perché si manifesta nel periodo dello sviluppo sessuale.
Tuttavia, l’acne può persistere anche dopo la pubertà o comparire per la prima volta intorno ai 20 anni o più.
In questo caso l’acne viene definita “tardiva”.
Entrambi queste tipologie di acne, giovanile o tardiva, possono essere lievi, moderate o gravi.
Le cause dell’acne risiedono principalmente nella familiarità individuale o nella predisposizione a sviluppare dei brufoli oppure, soprattutto per cause dovute allo stress.
In passato si credeva che i brufoletti fosse una conseguenza di squilibri ormonali soprattutto nella sfera sessuale, oggi questa teoria è smentita da molte evidenze cliniche: l’acne compare anche in chi non ha alterazioni ormonali.
Curare l’acne con i rimedi naturali: quali sono i benefici
Ovviamente, si sa che per sconfiggere l’acne, spesso si fa ricorso a veri e propri farmaci a base di creme antibiotiche che tuttavia in alcuni casi possono rivelarsi del tutto inefficaci, oltre che causare un grave danno alla pelle.
Ecco perché, sono molti i medici che consigliano, per il trattamento dell’acne, di ricorrere a rimedi naturali contro l’acne come l’utilizzo di estratti di serenoa repens e tè verde, in quanto rappresentano una valida alternativa terapeutica ai classici farmaci.
Nell’acne grave ci si può avvalere dell’estratto di guggul (Commiphora wightii), una pianta himalaiana la cui resina, sotto forma di estratto secco, è commercializzata come integratore alimentare predosato.
Per un’azione locale sarebbe opportuno ricorrere alla calendula in forma di oleolito (miscela con olio di oliva), crema al 10%, o lozione a base di tintura madre.
Un altro valido rimedio naturale è costituito dall’olio essenziale di Melaleuca alternifolia: basterà applicarlo sulla parte interessata, e in breve tempo gli odiosi brufoletti spariranno.
Anche gli impacchi, con fogliame o le radici di bardana sono un’ottima soluzione, inoltre per eliminare le cicatrici causate dai brufoli, basterà applicare sulla zona un semplice gel a base di aloe vera.
Da non dimenticare il vecchio e caro bicarbonato di sodio che, è perfetto, per rimuovere la pelle morta prima che ostruisca i pori dell’epidermide, riducendo l’acidità della cute.
Il bicarbonato di sodio va mescolato con un po’ d’acqua o un sapone neutro fino a formare una pasta da applicare sulla pelle con un leggero massaggio, evitando gli occhi.
Può essere utilizzato anche come maschera, lasciandolo agire per circa 10 minuti, ma attenzione: questo procedimento può irritare le pelli più delicate.
I farmaci utilizzati per eliminare i brufoli
Nel caso in cui si debba ricorrere necessariamente all’utilizzo di farmaci, bisogna far attenzione al prodotto che viene scelto; ecco perché bisogna chiedere al proprio medico e, in generale, dipende da una serie di fattori come la causa scatenante, il tipo di acne che affligge il paziente, la gravità con cui si manifesta e la risposta del paziente.
Tra i prodotti maggiormente consigliati, il perossido di benzoile e l’acido azelaico sono usati come antimicrobici topici: oltre all’azione antibatterica, i due principi attivi citati sono anche dotati di proprietà cheratolitiche e comedolitiche, molto utili nel trattamento dell’acne e delle sue manifestazioni tipiche.
Altri prodotti dermatologici utilizzati nel trattamento farmacologico dell’acne sono i corticosteroidi topici, utilizzati per i loro effetti antinfiammatori: la formulazione in lozioni, gel, unguenti e creme è adeguatamente sviluppata con veicoli che facilitano l’assorbimento del principio attivo.
Invece, l’uso di glucocorticoidi ad azione moderata è comune per l’acne, la dermatite seborroica, la dermatite allergica e la cheratosi: le iniezioni locali sono necessarie per condizioni più gravi, come l’acne cistica.
Gli effetti collaterali del farmaco contro l’acne possono essere locali, in particolare atrofia cutanea, ipertricosi, aumento della pressione intraoculare, teleangectasie (capillari visibili) o sistemici, che portano alla sindrome di Cushing e al ritardo dello sviluppo.
Inoltre, vi è una vasta gamma di antibiotici i quali sono sempre da prendere sotto controllo medico, per guarire dai brufoli: a questo proposito si sconsigli caldamente l’effettuare lampade abbronzanti durante il periodo di assunzione di questi farmaci, poiché aggraverebbe sola in modo negativo la situazione della cute.