Si parla di pollachiuria quando una persona nell’arco della giornata ha un bisogno frequente di andare in bagno a fare pipì. Si tratta di una disfunzione dell’apparato urinario, che può essere molto fastidiosa in quanto spesso accompagnata da dolori e bruciori. Questo disturbo coinvolge chiunque, anche se è molto più frequente in bambini e donne.
Non solo la pollachiuria dipende da una predisposizione genetica (nelle donne) ma oggi come oggi potrebbe essere conseguenza di condizioni ambientali e sociali poco favorevoli.
Come si manifesta questo disturbo? Come abbiamo già avuto modo di spiegare cresce la necessita di urinare, anche se il volume di liquido espulso ogni volta è scarso. Questa sensazione di dover sempre fare pipì non tende a placarsi nemmeno quando la vescica è piena. Per cui anziché provare una sensazioni piacevole liberatoria, si presentano fastidiosi sintomi sia prima che dopo la minzione.
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La pollachiuria nelle donne
Per quel che concerne le donne, di solito le cause non sono per forza riconducibili a patologie gravi. Per quanto infatti possa incidere la componente psichiatrica e neurologica, in genere si tratta solo di una infiammazione alla vescica e/o all’uretra. O anche alla possibile presenza di calcoli nel condotto urinario.
Tuttavia è bene stare attente dinanzi a sintomatologie di eccessiva minzione nelle donne. In FL caso potrebbe esserci la presenza di una massa estranea (come i fibromi uterini) che preme sulla vescica. Così come possono incidere sulla frequente necessità di fare pipì condizioni ormonali legate a gravidanza, ciclo mestruale e menopausa.
La pollachiuria nei bambini
Dal punto di vista infantile invece, il disturbo si presenta di solito prima di andare a scuola, o al massimo nei primi anni. Di norma i più piccoli avvertono anche dolori e bruciori. Solo che, contrariamente agli adulti, i bimbi fanno pipì molte volte nell’arco della giornata, ma di notte dormono tranquilli.
Secondo la medicina, in questo caso è sempre opportuno consultare un buon pediatra per poter escludere la presenza di patologie più gravi o di infezioni alla vescica.
Una volta che le cause organiche saranno escluse da quelle provocanti il fastidio, si possono passare al vaglio altre condizioni, tra cui anche quelle mentali del piccolo. O melio quelle legate a stress ansie, paure, traumi vissuti, o cambiamenti radicali. In questo caso la scienza parla di pollachiuria psicogena.
Quali sono i possibili rimedi?
Dinanzi a questo disturbo è inevitabile che il paziente chieda un consulto al medico di fiducia. Di per sé infatti è già difficile ricavare la radice del problema, proprio perché le cause sono molteplici. Tuttavia è sempre bene provare a stabilire se la pollachiuria dipenda da eventi patologici o psicologici, per sottoporsi poi a delle cure mirate.
Il medico come prima cosa cercherà di monitorare gli intervalli di tempo tra le varie minzioni per circa due giorni. Così si potrà ricostruire un quadro sulle abitudini del pazienti, su eventuali dolori o problemi di svuotamento della vescica. Il paziente dovrà annotare ogni cosa, dal numero di volte che va in bagno alla quantità di pipì che si espelle. In alcuni cadi pii lo specialista potrebbe richiedere una ecografia pelvica, utile per stabilire una ipotetica presenza di ritenzione urinaria. Il test delle urine con strisce reattive, invece, serve ad escludere la presenza di leucociti, microematuria, nitriti.